mercoledì 29 luglio 2015
La Stabilità delle Piante ad Alto Fusto - quando rivolgersi ad un esperto
In questo post voglio parlarvi della "stabilità delle Alberature ad Alto Fusto".
Ci tengo a precisare che questo post è dedicato non agli esperti del settore, ma alle persone comuni, che hanno voglia di capire se la loro alberatura ha bisogno di essere esaminata da un esperto oppure no.
Infatti spesso le persone si improvvisano e danno sentenze imprecise su alberature che possono, sono o non sono pericolose.
Per raggiungere la capacità di effettuare quelle che vengono chiamate "Valutazioni di stabilità delle alberature", occorre esperienza e tante conoscenze a livello fisio-patologico delle alberature, ma per capire se la nostra alberatura, che sta nel nostro giardino, ha bisogno di approfondimenti scientifici, è possibile farlo anche da noi.
Quando un'alberatura ha bisogno di un'analisi di stabilità?
Questa domanda mi è stata posta davvero tante volte, e la risposta è più articolata di quanto sembra, si può risolvere il tutto dicendo semplicemente << quando il dubbio ci pervade, chiama un'esperto e fagli vedere se è il caso di effettuare una valutazione di stabilità>>.
Purtroppo questa risposta, spesso vincola la persona, per timore di spendere soldi inutilmente, ha non chiamare nessuno, fino a quando non accade qualcosa. Per fortuna, spesso le piante hanno più forza di quanta ne mostrino, ma ci sono segni evidenti, ma sconosciuti a chi non è addetto hai lavori, che invece fanno presagire a qualche serio problema.
La risposta che vorrei dare è questa: quando noti segni intangibili di pericolosità...ma quali sono questi segni?
Iniziamo da zero e seguiamo un piccolo schema che ci farà capire, se è arrivato il momento di chiamare un esperto del settore, perchè la nostra pianta da segni di pericolosità.
1. Guardare la pianta nella sua completezza, dovete notare se è inclinata e se è equilibrata, cioè la chioma è simmetrica o asimmetrica, se le branche sono disposte regolarmente o meno. Una pianta asimmetrica o fortemente inclinata, può essere più pericolosa di una diritta.
2. Cercate di capire se le radici si sono espanse regolarmente, se abbiamo muri vicino alla pianta, o altre alberature molto vicine, o infine se abbiamo un terreno poco permeabile, o totalmente impermeabile (tipo asfalto o pavimentazioni), la radice potrebbe essersi sviluppata assimmetricamente, con radici molto superficiali e pertanto più a rischio. Inoltre fate attenzione se in passato avete effettuato scavi, perchè potreste aver lesionato delle radici portanti.
2. Ora guardate il colletto (la parte tra terreno e fusto) se ha delle cavità, o notate della segatura, se ci sono dei rigonfiamenti strani, o sul terreno notate delle crepe tangenti alla circonferenza del fusto, in questo caso qualcosa sta succedendo, magari un foro interno al legno oppure un marciume o del tessuto non più resistente. Notate anche se vedete dei funghi (miceli) attaccati alla corteccia.
In tutti questi casi avete bisogno di valutare la vostra alberatura, perchè il legno degradato e non resistente diminuisce la forza della pianta a resistere sia al proprio peso sia agli sforzi sottoposti dagli agenti atmosferici.
3. Per il fusto dovete ragionare alla stessa maniera e guardare le stesse condizioni, facendo attenzione a questi particolari. Nel fusto potete fare anche un'altra prova, prendere un martello gommato (tipo quello per battere le piastrelle) e iniziate a picchiare il fusto cercando di fare attenzione se il suono è più cupo, segno che la pianta internamente è forata.
4. Ora rivolgete la vostra attenzione alla chioma, se ci sono seccumi, se vedete delle branche o rami particolarmente contorti e intrecciati tra loro, se la chioma è molto ricca di vegetazione e quindi in caso di vento può creare un effetto vela, in questo caso la vostra pianta sarà soggetta a sforzi pesanti in caso di vento.
In tutti questi casi dovreste rivolgervi, per stare tranquilli, ad un valutatore, cioè un Agronomo o Forestale, esperto in questo settore. Chiedete delle referenze e chiedete soprattutto se hanno gli strumenti scientifici come il tomografo o il resistografo, per effettuare la valutazione strumentale.
Non fidatevi di chi vi fa pagare una Valutazione di Stabilità 100 €, perchè il tempo e la presa di responsabilità è ben diversa, normalmente se l'intervento si fa su di una singola pianta il prezzo si aggira da un mnimo di 350 € fino anche a 1500-2000 € (per esemplari monumentali che saranno valutati anche con l'ausilio di piattaforme aeree).
Le indagini di stabilità sono riconosciute valide se seguono il "protocollo ISA", un protocollo che scandisce le fasi e l'iter di una buona indagine di stabilità, inoltre richiedete sempre al tecnico che vi effettua l'indagine di stabilità e vi da quindi le prescrizioni per mettere in sicurezza la pianta, il "certificato di regolare esecuzione dei lavori di messa in sicurezza delle alberature valutate", a seguito dei lavori eseguiti dalle ditte incaricate. Questo perchè se poi la pianta darà qualche problema non vi ritroverete
davanti ad un ping-pong tra ditta e valutatore, scaricando l'uno sugli altri l'inefficenza del lavoro eseguito.
Il tecnico abilitato, con il certificazione di stabilità, si assume la responsabilità della stabilità dell'alberatura valutata, pertanto è giusto che segua anche i lavori di messa in sicurezza.
Questo post è una goccia in mezzo al mare, ma spero di aver incuriosito la vostra fantasia e aver messo qualche pulce nelle orecchie di chi possiede una pianta alto fusto, e per quanto non sono riuscito a spiegare in queste poche righe vi invito di chiedere serenamente e commentare per saperne di più.
Il Dottore del Verde by R. Frontini
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento