I laghetti artificiali sono un arredo del giardino che ultimamente ha interessato molti appassionati di giardinaggio, addetti hai lavori ed anche professionisti, per la piacevole sensazione estetica e psicologica che hanno, ma occorre conoscere la funzionale tecnica costruttiva e soprattutto l'impegnativa manutenzione.
A volte però, proprio la manutenzione che richiedono i laghetti artificiali, hanno portato molti appassionati, una volta eseguita la posa in opera, a demordere e trasformare il laghetto in una grande fioriera.
Spesso, la mal riuscita di un laghetto artificiale non dipende solo dalla manutenzione, ma da una errata progettazione, da un "fai da te" che non ha saputo tener conto di tutte le sfaccettature che regolano questo complesso "microambiente", che vede insieme acqua, pesci, piante, micro organismi e soprattutto agenti climatici (temperatura, sole, pioggia ecc.).
In questo articolo, voglio spiegarti come effettuare una corretta progettazione di un laghetto artificiale.
Prima di iniziare però elenchiamo le operazioni che vanno affrontare e che spesso ci fanno gettare la spugna, per mancanza di informazioni:
- scelta della struttura
- dimensione della struttura
- scelta dell'impianto filtrante
- scelta delle tipologie di animali e vegetali da inserire
- scelta dei prodotti per la manutenzione
Partendo dal primo punto andiamo a capire come si sceglie la struttura, oggi abbiamo a disposizione davvero tante alternative, infatti ci sono laghetti prestampati di diverse dimensioni sia in PVC che in Vetroresina oppure è possibile creare dei laghetti utilizzando dei teli fatti a posta per questo tipo di applicazione. La cosa che non dovete dimenticare neanche se utilizzate dei laghetti autoportanti come quelli in vetroresina, è di fare uno scavo ben più grande su cui mettere della sabbia, dove sarà appoggiato il laghetto. Questa pratica è invece obbligatoria per chi posa in opera il telo per laghetti. Mettere della sabbia non significa dare una "spolverata con sabbia silicea" ma bisogna almeno mettere uno spessore di almeno 15-20 cm di sabbia, altrimenti sia i cedimenti del terreno che il fisiologico assestamento del laghetto, rischieranno di far affiorare dei sassi che normalmente forano poi il telo, ma anche il PVC.
Le dimensioni devono essere scelte in funzione della grandezza del giardino in modo che il laghetto non sia eccessivamente impattante, mentre le profondità devono essere scelte in relazione alla sicurezza (ricordatevi che i bambini piccoli sono a rischio anche con un laghetto di 20 cm) e in funzione degli animali e delle piante che andrete ad inserire. Ad esempio, per i pesci rossi occorrono almeno 25 cm di acqua mentre per le carpe koi ne occorrono più di 40 cm.
Un altro fattore di fondamentale importanza è l'impianto filtrante, non si deve pensare che un laghetto artificiale possa "sopravvivere" senza un impianto di filtrazione, e non confondete il semplice ricircolo di acqua con l'impianto filtrante. Un gioco d'acqua aiuta l'ossigenazione, ma non serve a nulla per la limpidezza dell'acqua. L'impianto filtrante dovrà essere ben proporzionato con il volume del laghetto e dovrà avere due tipi di filtraggi, uno grossolano con della sabbia o delle spugne macroforate, e uno più fine con delle spugne o dei carboni attivi. Questo ci permetterà di avere l'acqua limpida, anche in presenza di pesci.
Animali e piante possono essere scelte in relazione soprattutto alle dimensioni, ci sono molti cataloghi anche su internet con una vastità di scelta per tutti i gusti. E' importante ricordare che sovraffollare il laghetto non porterà mai a nessun risultato soddisfacente per cui vi consiglio di inserire dalle 5 alle 10 piante, con 5-6 pesci rossi o 2-3 carpe koi per ogni 250 litri di acqua a disposizione.
Per la manutenzione è bene scegliere dei prodotti specifici che possano ad esempio ridurre la quantità di alghe e che siano sopportati sia dalle piante che dai pesci. Si possono trovare in commercio sia dei singoli prodotti che altri più complessi che agiscono su più fattori (riduzione delle alghe, correzione dei parametri vitali come pH e salinità, ecc.). Ricordate che superati i 30 °C dell'acqua è esponensiale il propagarsi di alghe e microrganismi.
Alcuni consigli utili che possono dare buoni risultati, oltre quanto già scritto, sono:
- scegliete sempre fondi o dei teli chiari perchè diminuiscono l'assorbimento dei raggi solari, diminuendo temperatura e propagazione delle alghe;
- mettete il lago in una zona in ombra o comunque non sottoposta ad un irraggiamento diretto per più di 6 ore, soprattutto nelle ore più calde;
- in estate se la temperatura aumenta troppo (utilizzate un termometro per misurare la temperatura dell'acqua), utilizzate del ghiaccio per farla scendere sotto i 30 °C;
- pulite il filtro una volta al mese in estate e almeno due volte nella stagione invernale;
- controllate periodicamente il pH, la quantità di nitrati nell'acqua, la carica batterica e la durezza o gH (ci sono appositi test in commercio);
- in caso di parametri fuori norma intervenite tempestivamente con prodotti mirati.
Con questi consigli e se seguirete con attenzione i metodi di progettazione e scelta dei materiali, avrete sicuramente una buona riuscita del vostro laghetto artificiale e quindi tante soddisfazioni da esso.
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Un abbraccio e a presto!
Riccardo Frontini
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