Oggi parliamo delle regole
principali per fare una manutenzione che dia i giusti risultati, e seguire con
cura, amore ed efficacia lo sviluppo del nostro giardino, iniziamo dalla
manutenzione del prato per poi finire alla potatura di alberi e arbusti, una
carrellata veloce ed essenziale sui consigli di base da dare.
MANUTENZIONE DEL PRATO
Quando l’erba del vostro giardino
avrà raggiunto i 7-8 cm
si procederà al primo taglio. Data la delicatezza delle giovani piante è
consigliabile l’utilizzo di macchine a taglio elicoidale, oppure utilizzare
tosaerba avendo l’accortezza che la lama sia ben affilata. Dopo il secondo
taglio l’erba tenderà ad accestire e si potrà passare con un normale tosaerba,
ogni dieci giorni fino ad ottobre.
Vi sono delle regole principali a
cui attenersi, non dimenticando che ogni tipo di miscuglio seminato ha una
diversa crescita, resistenza al sole e all’acqua:
·
togliere le
erbe infestanti, questo si ottiene con diverse tecniche (vedi tecniche di diserbo)
·
eseguire i
tagli in tempi brevi, per evitare un ingiallimento per mancanza di luce alla
base dell’erba
·
innaffiare i
prati dopo ogni taglio per facilitare la ripresa vegetativa della piantina, è
opportuno irrigare con grandi volumi d’acqua con intervalli di tempo più
lunghi, questo per spingere la pianta a produrre radici più in profondità e più
forti in grado di assorbire più sostanze nutritive.
·
Arieggiare
il terreno ogni 3-4 mesi se il prato cresce molto rigoglioso e con presenza di
elevato feltro oppure una volta all’anno almeno in prati con crescita media.
Utilizzare dei rastrelli a lame verticali per togliere le piantine morte da
eventuali trattamenti diserbanti e per rompere la crosta che si forma sul
terreno dovuta alla pioggia battente ed al calpestio. Si possono utilizzare
anche macchine arieggiatrici o carotatrici che prelevano una carota di terra
per aumentare il ricircolo d’aria alle radici.
·
Concimare
bene è fondamentale per avere un buon tappeto erboso, non è necessario
utilizzare grandi dosi di concimi, quello che serve per un buon risultato è la
costanza. Effettuare più concimazioni all’anno con basse dosi di concimi
chimici, il concime deve essere ternario e contenente dei micro elementi,
fondamentale per il prato è la presenza di ferro che permette alle radici di
assorbire le sostanze nutritive che gli andremo a fornire. Se la struttura del
terreno è in buono stato è sconsigliato l’utilizzo di sostanze organiche come
letame e humus che potrebbero essere ricche d’erbe infestanti e miceli di
funghi parassiti.
·
Nel periodo autunno
invernale, è opportuno raccogliere le foglie cadute dagli alberi
sistematicamente, questo per evitare l’insorgere di malattie fungine e
l’ingiallimento per mancanza di luce dell’erba.
MANUTENZIONE DI ALBERI ED ARBUSTI
La miglior potatura è quella che
non si vede, una pianta sana ed inserita nel giusto contesto, non avrebbe
bisogno di essere potata.
Quando ci si accinge a potare un
albero, non si deve pensare di cambiarlo drasticamente, ma si deve rispettarne
la forma e le dimensioni. L’intervento deve quindi adeguarsi alla struttura
della pianta, che deve essere alleggerita del superfluo, leggermente contenuta
e rinforzata cosicché la luce possa raggiungerla in ogni suo punto. Se
l’intervento è correttamente eseguito ed orientato al bene futuro della pianta,
allora il passante occasionale, che non ha mai visto prima quel albero, non si
accorge neppure che è stato potato.
Il valore di un albero
Al di là del fatto che l’albero é
un essere vivente e come tale deve essere rispettato, occorre essere consapevoli
del suo enorme pregio e del suo peculiare valore estetico. Come chi possiede un
mobile prestigioso non usa inciderlo con una punta metallica lasciandogli segni
indelebili che ne abbattono il valore e ne rovinano l’estetica, chi possiede un
albero non deve offenderlo con potature improprie e capitozzature inadeguate.
Costi della potatura
Si potrebbe pensare che una
potatura drastica, veloce e poco precisa sia più economica rispetto ad una
potatura più curata ed anche più consona, che richiede più tempo. Invece, in
generale, non è così. La potatura drastica, infatti, produce molta più legna da
asportare rispetto alla potatura curata. Il risparmio ottenuto sul costo del
potatore viene quindi annullato dal maggior costo della raccolta e dello
smaltimento della legna prodotta, attività che, tra l’altro, impegna non una
sola persona ma una squadra di lavoro dotata di mezzi adeguati.
Molte volte noi possiamo offrire
allo stesso prezzo i due tipi di potatura e lasciare così al cliente la scelta
che ritiene più consona alla sua pianta. Una potatura drastica, inoltre,
indebolisce la pianta, poiché favorisce l’inserzione di rami che, negli anni,
si ingrossano e costituiscono un costante rischio di caduta, obbligando ad
interventi analogamente severi ogni 4 anni circa. Una pianta sempre ben potata,
invece, richiede solo piccoli interventi correttivi e più dilazionati nel
tempo. Si pensi ai bonsai come forma obbligata estrema: il bonsaista non
aspetta 10-15 anni prima di intervenire sull’albero per trasformarlo,
praticando enormi tagli, come lui vuole, ma inizia da subito ad allevarlo
costringendone la forma secondo le sue esigenze senza peraltro provocare seri
danni alla sua pianta. Alla luce di queste considerazioni, la scelta del tipo
di potatura per la vostra pianta non dovrebbe lasciarvi alcun dubbio.
La pianta giusta al posto giusto
Quando si deve ricorrere
all’abbattimento di un albero, é necessario richiedere un’autorizzazione al
Comune di residenza. L’autorizzazione non è invece necessaria quando si pianta
un albero. Eppure, la maggioranza degli abbattimenti che ci vengono richiesti
non è conseguenza di morte della pianta, ma del suo esagerato ingombro “adesso
che é cresciuta”. Il primo motivo per cui oggi si abbatte una pianta è perché,
vent’anni fa, si è sbagliato a piantarla lì, dove si trova adesso. E allora,
quando oggi decidete di piantare un albero, pensate bene alle dimensioni che
raggiungerà da adulto ed ai problemi che potrà generare in relazione al luogo
nel quale lo piantate. Se oggi vent’anni vi sembrano tanti, ricordatevi che il
tempo scorre comunque, e a volte anche troppo in fretta!
Potatore di professione e potatore
professionale
Per imbracciare una motosega non
occorre una gran testa, così come per rovinare un albero. Molte persone, spinte
solo dalla idea di fare soldi in modo rapido e poco impegnativo, si affacciano
su questo mercato con troppa superficialità e senza la consapevolezza che
preparazione ed esperienza sono attributi essenziali per esercitare
correttamente una professione. Il potatore professionale, oltre a possedere una
tecnica, crede anche che la pianta debba essere rispettata nel farle seguire i
nostri desideri. Diffidate da chi rende le cose troppo facili e vi consiglia
grossi tagli “perché così la pianta si rinforza”: non è professionale
Come trattare siepi ed arbusti
Questo è il caso più critico,
dalla potatura delle rose, al mantenimento di una siepe in arte topiaria, la
potatura e le cure da dare agli arbusti del nostro giardino è sempre più
complicato di quanto ci aspettiamo all’inizio del processo manutentivo. Sicuramente
un arbusto ci lascia un margine di errore maggiore rispetto un albero alto
fusto, ma ricordiamoci bene che questo non deve essere un deterrente per
affrontare tale manutenzione con leggerezza ed approssimazione. I nostri
arbusti cresceranno forti con belle fioriture se noi li aiuteremo, con le
giuste regole di posizionamento e manutenzione.
Per gli arbusti infatti l’esposizione
è significativa e quasi limitante in alcuni casi, come il tipo di terreno,
quindi buona parte della riuscita è la scelta iniziale dell’arbusto al posto
giusto.
Poi naturalmente concimazione
mirata (immagino le acidofile che prediligono un terreno acido), innaffiatura
adeguata, ci sono arbusti che xerofili che non vogliono acqua o terreno
eccessivamente umido, e infine potatura.
Gli arbusti sopportano meglio le
potature errate, forse fioriranno meno, ma nella maggior parte con una potatura
sbagliata non compromettiamo la pianta come nel caso di un albero ad alto
fusto, è consigliabile anche in questo caso intervenire in modo adeguato e a
seconda della forma, della specie e del compito (siepe, siepe libera, arte topiaria,
ecc.) del nostro arbusto interverremo da un minimo di una volta all’anno fino a
5-6 volte all’anno (arte topiaria).
Il giardino è un essere vivente,
e come tutti gli esseri viventi ha bisogno di cure e amore, per questo è
importante conoscere regole importanti e minimali per ottenere già buoni
risultati.
Riccardo Frontini