Che le piante siano importanti per le persone è evidente
sotto molti aspetti. I fiori sono spesso al centro di occasioni gioiose ma
anche in caso di eventi tristi. Dedicarci anche solo per qualche ora alla cura
di un orto, di un giardino o di un balcone ci avvicina alla terra, ci mostra i
tempi della natura, ci insegna i ritmi delle stagioni, pone un limite alla
nostra fretta, ci istruisce su come interagire con l’ambiente che ci circonda,
ci rende più attenti e responsabili nei confronti della natura. In questo
contesto si inserisce la TERAPIA ORTICOLTURALE che è un particolare tipo di
terapia occupazionale che utilizza il rapporto con le piante e la terra per
agire sulle varie problematiche che possono affliggere un individuo.
Più specificamente si può definire l’ORTOTERAPIA come una
forma di cura che usa le piante, l’attività di giardinaggio e l’innata affinità
che noi sentiamo verso la natura come mezzo professionale in programmi di
terapia e riabilitazione. Principale scopo della riabilitazione è permettere
all’individuo di raggiungere il suo massimo livello di indipendenza
psicologica, sociale, fisica ed economica.
Il rapporto affettivo che si instaura tra la persona che ha
problemi psichici e la pianta che cresce la aiuta ad imparare a prendersi cura di
un altro organismo, assumendo delle responsabilità quindi aumentando la fiducia
in se stessa e nelle proprie capacità. Le piante e gli animali consentono al
paziente che se ne occupa di esercitare il suo controllo , la loro crescita, la
loro vita riproduttiva e la loro morte forniscono l’immagine di un microcosmo
di tutte le fasi dell’esistenza e dell’accettazione di ognuna. Il giardinaggio
si pone quindi come ambito creativo di cura e di lavoro che offre all’individuo
disagiato un ambiente dove realizzare se stesso. Inoltre queste attività si
prestano molto al lavoro di gruppo sviluppando un senso di appartenenza,
favorendo la socializzazione e la convivenza. Altri ambiti che vengono
sviluppati sono la manualità, il piacere di lavorare all’aria aperta e l’interazione
con l’ambiente.
I principali aspetti che interessano la terapia orticolturale
sono:
- ASPETTO TERAPEUTICO
- ASPETTO SOCIALE
- ASPETTO PROFESSIONALE
ASPETTO TERAPEUTICO
L’ortoterapia può stimolare diverse aree quali:
- COGNITIVA: memoria, pensiero
logico, orientamento, il linguaggio, il giudizio, la capacità di calcolo e
apprendimento, la concentrazione, l’attenzione, la capacità di lettura e
scrittura, la capacità di previsione e proiezione.
- FISICA: per svolgere l’attività
sono richiesti movimenti unilaterali e bilaterali, la coordinazione di
movimenti fini, globali ed oculo-motori, forza e resistenza muscolari,
dosaggio della forza, mantenimento delle posture, equilibrio, capacità
olfattive( il profumo dei fiori e della terra), gustative( il sapore dei
frutti a livelli diversi di maturazione, dolce-salato-amaro-acido),
uditive ( il canto degli uccelli, il rumore dell’acqua e del vento),
visive ( riconoscimento delle forme, dei colori, l’uso dello spazio) e
soprattutto tattili ( consistenza, temperatura, umidità…)
- COMPORTAMENTALE: il contatto con
la natura riduce lo stress, i comportamenti aggressivi, l’affaticamento
mentale, aiuta a combattere la depressione e l’ansia, distrae dalle
stereotipie, stimola l’accudimento e il senso di responsabilità, stimola
la pazienza, il rispetto delle regole, invoglia all’esplorazione dello
spazio circostante, aiuta l’autocritica, il lavoro di gruppo porta al
rispetto delle esigenze altrui
ASPETTO SOCIALE
L’attività di terapia orticolturale stimola le capacità
affettive (il paziente si prende cura delle piante che gli sono state
affidate); aiuta a migliorare l’autonomia, offre momenti di progettazione
partecipata con la formulazione di proposte sui lavori da eseguire, migliora
l’autonomia sulla gestione dell’abbigliamento e l’igiene personale, offre
un’attività gratificante attraverso lavori creativi e piacevoli. Veder crescere
una piantina seminata da noi ci fa sentire capaci di fare qualcosa e questo
aiuta l’autostima. La competenza lavorativa che si acquisisce migliora il
concetto di sé e facilita la socializzazione stimolando il senso di
responsabilità e l’iniziativa.
ASPETTO
PROFESSIONALE
Dove il tipo di disagio della persona che partecipa ad
un’attività di ortoterapia lo consente è possibile progettare un percorso
riabilitativo che permetta l’acquisizione di competenze specifiche per un
possibile inserimento nel circuito lavorativo. Questo può essere possibile
utilizzando lo strumento delle borse lavoro e dell’inserimento in cooperative
sociali che si occupano del verde sia pubblico che privato.
Ad oggi sono stati eseguiti molti progetti di questo genere dove si uniscono diverse professionalità, alla base rimane fondamentale in ogni modo, trasportare i concetti di progettazione classica, non più al servizio della bellezza o la comodità, ma soprattutto al servizio della persona, intersecando bene gli aspetti sopracitati, con gli obiettivi e con la capacità di progettare.
Riccardo Frontini
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