domenica 12 giugno 2016

ORTOTERAPIA - Progettare al servizio delle persone


Che le piante siano importanti per le persone è evidente sotto molti aspetti. I fiori sono spesso al centro di occasioni gioiose ma anche in caso di eventi tristi. Dedicarci anche solo per qualche ora alla cura di un orto, di un giardino o di un balcone ci avvicina alla terra, ci mostra i tempi della natura, ci insegna i ritmi delle stagioni, pone un limite alla nostra fretta, ci istruisce su come interagire con l’ambiente che ci circonda, ci rende più attenti e responsabili nei confronti della natura. In questo contesto si inserisce la TERAPIA ORTICOLTURALE che è un particolare tipo di terapia occupazionale che utilizza il rapporto con le piante e la terra per agire sulle varie problematiche che possono affliggere un individuo.

Più specificamente si può definire l’ORTOTERAPIA come una forma di cura che usa le piante, l’attività di giardinaggio e l’innata affinità che noi sentiamo verso la natura come mezzo professionale in programmi di terapia e riabilitazione. Principale scopo della riabilitazione è permettere all’individuo di raggiungere il suo massimo livello di indipendenza psicologica, sociale, fisica ed economica.

Il rapporto affettivo che si instaura tra la persona che ha problemi psichici e la pianta che cresce la aiuta ad imparare a prendersi cura di un altro organismo, assumendo delle responsabilità quindi aumentando la fiducia in se stessa e nelle proprie capacità. Le piante e gli animali consentono al paziente che se ne occupa di esercitare il suo controllo , la loro crescita, la loro vita riproduttiva e la loro morte forniscono l’immagine di un microcosmo di tutte le fasi dell’esistenza e dell’accettazione di ognuna. Il giardinaggio si pone quindi come ambito creativo di cura e di lavoro che offre all’individuo disagiato un ambiente dove realizzare se stesso. Inoltre queste attività si prestano molto al lavoro di gruppo sviluppando un senso di appartenenza, favorendo la socializzazione e la convivenza. Altri ambiti che vengono sviluppati sono la manualità, il piacere di lavorare all’aria aperta e l’interazione con l’ambiente.
I principali aspetti che interessano la terapia orticolturale sono:

  • ASPETTO TERAPEUTICO
  • ASPETTO SOCIALE
  • ASPETTO PROFESSIONALE
ASPETTO TERAPEUTICO

L’ortoterapia può stimolare diverse aree quali:
  • COGNITIVA: memoria, pensiero logico, orientamento, il linguaggio, il giudizio, la capacità di calcolo e apprendimento, la concentrazione, l’attenzione, la capacità di lettura e scrittura, la capacità di previsione e proiezione.
  • FISICA: per svolgere l’attività sono richiesti movimenti unilaterali e bilaterali, la coordinazione di movimenti fini, globali ed oculo-motori, forza e resistenza muscolari, dosaggio della forza, mantenimento delle posture, equilibrio, capacità olfattive( il profumo dei fiori e della terra), gustative( il sapore dei frutti a livelli diversi di maturazione, dolce-salato-amaro-acido), uditive ( il canto degli uccelli, il rumore dell’acqua e del vento), visive ( riconoscimento delle forme, dei colori, l’uso dello spazio) e soprattutto tattili ( consistenza, temperatura, umidità…)
  • COMPORTAMENTALE: il contatto con la natura riduce lo stress, i comportamenti aggressivi, l’affaticamento mentale, aiuta a combattere la depressione e l’ansia, distrae dalle stereotipie, stimola l’accudimento e il senso di responsabilità, stimola la pazienza, il rispetto delle regole, invoglia all’esplorazione dello spazio circostante, aiuta l’autocritica, il lavoro di gruppo porta al rispetto delle esigenze altrui

ASPETTO SOCIALE

L’attività di terapia orticolturale stimola le capacità affettive (il paziente si prende cura delle piante che gli sono state affidate); aiuta a migliorare l’autonomia, offre momenti di progettazione partecipata con la formulazione di proposte sui lavori da eseguire, migliora l’autonomia sulla gestione dell’abbigliamento e l’igiene personale, offre un’attività gratificante attraverso lavori creativi e piacevoli. Veder crescere una piantina seminata da noi ci fa sentire capaci di fare qualcosa e questo aiuta l’autostima. La competenza lavorativa che si acquisisce migliora il concetto di sé e facilita la socializzazione stimolando il senso di responsabilità e l’iniziativa.

ASPETTO PROFESSIONALE


Dove il tipo di disagio della persona che partecipa ad un’attività di ortoterapia lo consente è possibile progettare un percorso riabilitativo che permetta l’acquisizione di competenze specifiche per un possibile inserimento nel circuito lavorativo. Questo può essere possibile utilizzando lo strumento delle borse lavoro e dell’inserimento in cooperative sociali che si occupano del verde sia pubblico che privato. 



Ad oggi sono stati eseguiti molti progetti di questo genere dove si uniscono diverse professionalità, alla base rimane fondamentale in ogni modo, trasportare i concetti di progettazione classica, non più al servizio della bellezza o la comodità, ma soprattutto al servizio della persona, intersecando bene gli aspetti sopracitati, con gli obiettivi e con la capacità di progettare.

Riccardo Frontini

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