In questo secondo appuntamento, andremo a vedere quali sono i fattori importanti che determinano il futuro delle nostre alberature a seguito dei vari sistemi di allevamento delle pinte in vivaio.
In modo sorprendente, si può tranquillamente affermare che molto della sicurezza dell'albero, dipende dalla scelta del materiale vivaistico, e non è solo la scelta della specie che può fare la differenza tra una pianta sicura ed una no.
Innanzi tutto, possiamo ragionare su due aspetti, il primo quello epigeo (cioè sopra il livello del terreno), fusto e chioma, il secondo quello ipogeo (cioè sotto il levello del terreno), l'apparato radicale.
Quando scegliamo una pianta dal nostro vivaista o da una catena di hobbistica, non dobbiamo soffermarci solamente sulla grandezza o sulla quantità di chioma, ma dobbiamo andare a vedere bene e con attenzione lo stato di salute e la tecnica di allevamento che ha la nostra pianta.
Per prima cosa voglio consigliarvi di non andare a prendere piante eccessivamente grandi, abbiate pazienza e fate crescere con calma una pianta, acquistandola più giovane e quindi più piccola, vi assicuro che la qualità della pianta adulta sarà migliore, e soprattutto la velocità di crescità sarà maggiore, rispetto ad una pianta molto grande che ha più difficoltà nell'attechimento (periodo che va dal trapianto al conclamato svolgimento delle funzioni vitali come germinazione, fogliazione, assorbimento, ecc.).
Ma ora parliamo di come sceglere un'alberatura in relazione all'osservazione della sua parte epigea, quindi andiamo a capire come giudicare il sovracolletto, il fusto, l'impalcatura dei rami e lo sviluppo della chioma.
Prima ancora, è però importante capire, qual è la forma originale della specie di pianta che andiamo ad acquistare, se globosa, se a piramide, ecc. Quindi capire se la pianta in vivaio, ha le dimensioni e la disposizione dei rami che si configurano secondo una forma naturale.
Partiamo ora dall'osservazione del sovracolletto, in alcuni casi qui si hanno segni di innesto, quindi è importante valutare la qualità del callo formatosi, che deve essere equilibrato, cioè senza eccessivi rigonfiamenti o depressioni, nel caso non sia un innesto valutare che non ci siano scortecciature o rotture derivanti dalle attività di manutenzione vivaistiche.
Poi passiamo al fusto e valutiamo eventuali inclinazioni o torsioni e rigonfiamenti eccessivi della corteccia. Un trucco per vedere anche la qualità e la rapidità di crescita, è quello di valutate gli internodi tra le vecchie gemme o i rami passati, per capire se ha avuto una crescita rapida (internodi lunghi) o una crescita lenta e più adeguata (internodi più o meno ravvicinati). Importante capire se ci sono state scortecciature o spaccature del fusto valutando rigonfiamenti oppure sfrangiature della corteccia.
Salendo andiamo a vedere in che condizione è la chioma che dovrà essere equilibrata nella disposizione dei rami e delle giovani branche, con gli apici vegetativi dei rami intatti. Dobbiamo notare se ci sono monconi o disequilibri, non solo causati dalla rottura in passato di rami, ma anche dalla competizione delle chiome in fase di allevamento, che quindi tendono a spostarsi in un senso piuttosto che in un altro, alla ricerca per esempio della luce (succede quando le piante non sono allevate correttamente e troppo attaccate).
Infine, guardate la pianta da lontano, ruotandola davanti a voi e giudicate quella che viene definita "la freccia" della pianta, cioè la disposizione dei rami in proporzione alla grandezza e lunghezza del fusto, che a sua volta deve essere ben equilibrata sia per distanza che per posizionamento rispetto agli apici vegetativi dei rami. Infine, in relazione alla disposizione di tutti gli apici capire se esistono coodominanze o dominanze specifiche di apici rispetto ad altri che rispecchaino o meno l'andatura naturale della pianta.
Ora passiamo alla parte ipogea, imparate, una volta scelta la pianta, a togliergli il vaso prima di acquistarla e guardare lo stato di salute delle radici. Immaginate che dallo stato di salute delle radici dipenderà la configurazione, l'espansione e l'equilibrio dell'apparato radicale una volta piantato l'esemplare nel parco, nel giardino o a bordo strada, per cui influirà anche sulla stabilità dell'albero da adulto.
Togliere il vaso significa vedere se una pianta è realmente da seme o da talea o è stata zollata e poi rinvasata, permette di notare se la pianta è da molto che è rimasta in quel vaso oppure ha subito riinvasi regolari, e ci farà capire quanto la radice sta soffrendo per lo spazio all'interno del vaso e se ci sono strozzature importanti per cui non vale la pena acquistare una pianta del genere.
In un vaso l'apparato radicale è spesso in sofferenza e crea una spirale attorno alle pareti del contenitore che a lungo andare si attorcigliano strozzandosi, questo comporta un'abbassamento del potere assorbente ed un pericoloso mal sviluppo della radice in termini proprio di struttura portante.
Se la pianta invece è in zolla, non possiamo fare molto perchè rompere la zolla sarebbe la cosa più sbagliata, ma appunto per questo, possiamo vedere se la zolla è realmente compatta, equilibrata in relazione al diametro della pianta (normalmente un rapporto diametro pianta/zolla ottimale è 1/10) e soprattutto ben tutorata con rete e stuoia, infine cercate di notare se si notano le radici rotte dall'intervento di zollatura, se sono ben distribuite su tutta la zolla.
Bisogna notare se c'è la presenza di molte piccole radici recise o poche ma grandi, nel secondo caso abbandonate quella pianta, perchè sono state recise radici importanti e sicuramente la zolla è troppo piccola in confronto allo sviluppo della pianta acquistata (succede spesso con gli abeti di Natale).
La scelta di un esemplare sano in ogni sua parte dopo un'attenta anamnesi, ci permetterà di mettere a dimora una pianta con buone aspettative di vita e credenziali ottimali in termini di sicurezza futura, perchè ha la possibilità di crescere equilibrata sia nella sua parte epigea che ipogea.
Ma attenzione è solo l'inizio, come vedremo nei prossimi articoli c'è ancora da fare per ottenere una pianta sicura al 100%.
Perdete tempo nella scelta dell'esemplare giusto e guadagnerete sicurezza e soddisfazioni future.
Infine una mia considerazione, acquistate piante più piccole perchè attecchiscono meglio di quelle più grandi, inoltre una pianta che attecchisce prima e meglio si sviluppa e si accresce più rapidamente perchè soffre di meno.
Un saluto
Riccardo Frontini