In questo secondo step, andremo a valutare come elaborare un'idea di un progetto, inanzi tutto cerchiamo di capire cosa si intende per idea di progetto.
Nella normale progettazione l'idea di progetto è la risultante dei vari fattori che vincolano il progettista, in parole più semplici è la percezione di come sarà il giardino prima ancora della posa in opera.
Naturalmente, l'arte di trovare buone idee si caratterizza soprattutto nella capacità di far convergere i DATI DI PROGETTO, che ti invito a rileggere nel precedente post, se non lo hai gia fatto, con i desideri di chi usufruirà del giardino.
Paradossalmente, tutto questo sembra la cosa più semplice e immediata che noi possiamo immaginare, ma è anche vero che spesso molti fruitori del giardino, a posteriori, cioè dopo la fase di posa in opera, non sono soddisfatti di quello che hanno ottenuto.
Un giardino non è come un disegno, che posso cancellare con una gomma e riiniziare da capo, sono soldi, tempo e tanta fatica, che, una volta realizzato, difficilmente può essere stravolto senza aggiungere altri oneri al costo iniziale.
Questa fase, la più piacevole, la più intrigante, va studiata molto bene e pianificata senza lasciare nulla al caso, altrimenti il rischio oltre che estetico sarà anche economico.
Allora, cosa distingue una buona idea, un buon progetto, da uno più scadente e non soddisfacente?
Iniziamo dicendo che l'idea di progetto ha alla base due caratteristiche inequivocabili, che devono essere parte integrante di chi progetta, del progettista, che sia esso affermato o autodidatta, la prima è la CREATIVITA', e la seconda è la CONOSCENZA, su questi due pilastri si basa la riuscita del nostro giardino.
Nel primo caso, per quanto riguarda la Creatività, l'esperienza sicuramente aiuta, ma purtroppo è una caratteristica tipica e unica per ogni individuo, ma ti do qualche consiglio per integrarla, aumentarla ed affinarla:
- impara a rubare con gli occhi dall'operato degli altri, e miglioralo;
- ricordati le cose che ti sono piacciute e se ne vedi di nuove fermati ad osservarle;
- guarda il modo ed i materiali con cui sono fatte e come potresti costruirle;
- impara a scriverti ciò che vedi e cosa ne pensi per poterli poi elaborare in futuro;
- scatta una foto, oggi la tecnologia ci aiuta, basta un telefono per non dimenticare;
Tutto questo aumenterà notevolmente la tua creatività che di base non è altro che l'elaborazione delle nostre emozioni e dei nostri ricordi, non ha nulla a che fare con la complessità o con la semplicità di un progetto, esse sono solo alcune delle tante risultanti della nostra creatività, per cui osserva, ricorda ed elabora.
Passando alla Conoscenza, posso dirti che in questo caso tutto è legato alla passione che abbiamo ed al tempo che dedichiamo alla nostra passione. Infatti esiste chi ha studiato per progettare giardini che ne sa meno di chi invece da autodidatta ha messo tanta passione e ne sa decisamente di più.
Certo, la conoscenza non si può inventare, una cosa o si sa o non si sa ed allora bisogna studiare, informarsi e ricercare. La parola chiave è la ricerca, la ricerca del sapere, ed oggi i mezzi per farlo sono davvero tanti, e la rete ci aiuta, infatti, in rete si trovano articoli, filmati, immagini, spiegazioni, l'arte è distinguere tra le mille informazioni che ci giungono davanti, quelle che realmente sono attendibili e ci occorrono per lo scopo che abbiamo.
All'inizio della mia carriera di progettista circa 16 anni fa, mi si presenta un cliente che mi chiede un "Giardino Zen", oggi conosciuto da tutti, io lo avevo sentito nominare, ma ero agli inizi, però avevo ben chiari i concetti che ho scritto nelle righe precedenti.
In un mese, tra libri, immagini, articoli orientali tradotti alla meno peggio e filosofia, sono riuscito a convergere nella mia "idea di progetto".
Inizialmente pensavo alla ghiaia, le rocce, i bonsai, ma quella era solo CREATIVITA', poi però ho approfondito la CONOSCENZA, ho studiato la filosofia le regole di base, le ho confrontate con le immagini di Giardini Zen d'autore, e sono riuscito a creare un giardino che avesse non solo i materiali adeguati, ma un'anima, che ha appagato a pieno le richieste del mio cliente, un'anima che in ogni scelta di materiale, in ogni accoppiamento (niente coppie nel Giardino Zen mi raccomando!!!) nascondeva un significato mistico, tipico di questo giardino, dove nulla è scontato o messo li perché è bello, ma perché è giusto.
Prima di affrontare qualsiasi progetto occorre sempre capire se i nostri due pilastri sono abbastanza forti, abbastanza grandi, abbastanza stabili, per reggere il peso della nostra idea, e gli errori non saranno mai gravi.
Lo so, molti di voi pensano che sia semplice tutto questo, ma per creare una buona idea di progetto non bisogna mai dare nulla per scontato e bisogna aver ben salda in testa la consapevolezza che noi siamo il miscelatore dei nostri ingredienti, i dati di progetto, la creatività e la conoscenza.
Ricordatevi che se gli ingredienti sono scarsi, il piatto verrà sicuramente scarso, per cui prima di fare un giardino valutate i vostri ingredienti ed otterrete il massimo.
Effettivamente dei tre step, questo è quello più romantico, anche perchè un buon progetto viene sempre da buone emozioni.
Un abbraccio a presto.
Riccardo Frontini
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