mercoledì 1 febbraio 2017
La città è invivibile...perché?
Questo è, come si dice in gergo, è un post di denuncia, almeno così fa un bel effetto, ma forse un semplice sfogo è più realista. Vado girando per Comuni, Amministrazioni, ma anche qui in rete oppure in convegni e riunioni tra professionisti...e la frase che più ricorre è questa:
Ma cosa si può fare per fare in modo che l'ambiente, il verde, la vivibilità del nostro habitat sia migliore?
Bella domanda, e come al solito ci troviamo a dare tante soluzioni, le più disparate e innovative, il problema che le soluzioni ce le diamo tra di noi tra chi già le soluzioni le conosce, tra chi già le individua e capisce che sono efficaci, efficienti e innovative.
Nonostante tutto questo rimaniamo sempre impantanati sulle solite sabbie mobili, allora mi chiedo:
Come mai abbiamo gli strumenti, abbiamo le conoscenze adeguate, abbiamo perfino le leggi quasi giuste (siamo in Italia non ci possiamo lamentare troppo) abbiamo le normative, eppure siamo sempre fermi li al solito punto? Ma qual è questo punto? Dove siamo fermi?
Semplice! Il paesaggio deturpato, la campagna si spopola degli elementi caratteristici come i filari di alberi, i piccoli uliveti o le querce isolate, la vegetazione dei fossi. Le città hanno piante che cadono, spesso uccidono persone e i bambini non giocano più nei parchi perché fanno schifo, oppure perché sono al centro di una rotatoria ad alta percorrenza di traffico. Per non parlare del degrado, la sporcizia, l'immondizia con il camion che non passa, l'erba non tagliata, rami a penzoloni...di tutto di più!
Insomma!!! inciviltà allo stato puro!!! la 7° economia mondiale, i grandi artisti, la storia, il Bel Paese meta di vacanza di due terzi della popolazione del mondo (si si sto parlando dell'Italia), che però in realtà ha solo il ricordo di tutto questo, perché è invivibile, perché sta cadendo a pezzi.
E allora mi chiedono ancora...Ma dove sta il problema?
A questo punto io mi sono messo a cercarlo, a riflettere, a ragionare (per quello che il mio povero ed insignificante cervello può fare)...e ho cercato di trovare dove sta realmente il problema.
RAGIONARE!!!....già questo è un problema...si quella cosa che stanno cercando di evitare di farci fare, grazie anche a dei media che ci spingono a non farlo...tra una trasmissione idiota e l'altra come quella dei naufraghi...che si lamentano perché muoiono di freddo quando ci sono migliaia di terremotati sotto la neve da due mesi e non è un reality!
Insomma dove sta il cancro del nostro ritrovarci in questo cronico essere impantanati?
1) La CULTURA, non pervenuta! Pensare che 100 anni fa non esistevano gli ambientalisti, le querce si abbattevano, una all'anno per ogni famiglia, per scaldarsi, ma la differenza era che se ne nasceva una piccina, invece che stroncarla con un trinciastocchi, veniva curata, perché sarebbe stata la quercia che avrebbe scaldato la famiglia dei propri figli (non pensavano ancora alle caldaie a metano e gasolio e al PM10), oggi siamo pieni di ambientalisti, ma che non sanno nulla di ambiente...facciata, visibilità e null'altro.
2) Il BUONSENSO, riutilizzavano...gran bel termine! Una scatola si riutilizza, con la bottiglia della birra ci si faceva la conserva e si comprava solo il tappo nuovo. Oggi compri la birra nel vetro perché altrimenti fa schifo e se va bene la ricicli (che per quanto fico ha un grosso costo economico ed energetico per il processo tecnologico) oppure la lanci in mare se ci arrivi ma se va male la spacchi prima in spiaggia (fate un giro per Monopoli ad esempio e guardate cosa c'è in spiaggia....come De Gregori....pezzi di vetro!)
3) I PROFESSIONISTI DEL SETTORE, molti che si improvvisano, molti che cercano il loro orticello e non condividono nulla, neanche si confrontano, molti che credono di essere arrivati e quando ancora c'è tanta strada, infine molti che non sanno fare il loro mestiere, specialmente sull'ambiente, come le perizie di stabilità fatte da ingegneri ed architetti (ora si scatena l'inferno!)
4) Le AMMINISTRAZIONI, questo è il top, io incontro tecnici comunali disperati, che sanno bene quali sono i problemi del settore ambientale, del verde urbano, che hanno paura perché le criticità ci sono, provano a spiegarlo ad amministratori...sindaci...assessori....consiglieri, che nella stragrande maggioranza dei casi se ne infischiano e prendono decisioni dettate solo dal loro ego politico, potano a zero (si dice capitozzano) alberi e li condannano a morte solo per prendere i voti di quei cittadini che stanno nella via! e neanche loro sono consapevoli di quello che chiedono. Mettono piante annuali con i soldi di tutti su rotatorie spartitraffico e non investiranno mai in una bella pista ciclabile o uin parco polifunzionale (con i soldi di 30 anni di piante annuali, si costruisce un area verde che dura 100 anni, e serve a qualcosa) fanno gare al massimo ribasso e danno lavoro a chi costa meno fregandosene se poi il lavoro fa schifo e tutti paghiamo lo scempio.
5) Le AZIENDE DEL SETTORE, molti di questi sono improvvisati costano poco valgono poco e quegli stupidi che si specializzano (perché in Italia se ti specializzi sei stupido!!! costi di più e non vinci una gara d'appalto) li fanno a brandelli, e intanto tutto fa sempre più schifo nelle nostre città!
6) Le UNIVERSITA', fantastiche!, Dovrebbe essere l'organo di ricerca di un paese, ma ultimamente l'università ricerca solo come raccimolare qualche soldo entrando nel mercato del lavoro. Ma si!!! oggi con i soldi di tutti si fanno le aziende spin-off o start-up (fa fico ma è come un contrtto di apprendistato...lavori gratis per l'università che raccimola qualche soldino), e con le risorse universitarie per tre anni stai a galla poi dopo averti dato una spinta ti lanciano nel vuoto e una ditta che nasce con dei favoritismi, a meno che non sia fatta di soci che avrebbero decollato anche da soli, si schianta e scompare...e intanto niente ricerca!!!
Credo che vi ho già rotto le scatole vero? Ma alla fine questi sono problemi reali...il nostro ambiente, da quello urbano a quello agrario sta facendo sempre più schifo! la colpa non sta nelle leggi (ci sono) la colpa non è dell'inquinamento globale o i cambiamenti climatici (sono la risultante dei nostri piccoli interventi quotidiani e delle politiche senza senso), la colpa è nostra del genere umano che quando parla di ambiente non sa di cosa parla, non ha adeguato rispetto e programma da lì alla prossima legislatura (se va bene 5 anni....se va bene!), purtroppo però con l'ambiente non puoi pianificare se non lo fai in un lasso di tempo almeno ventennale.
Secondo me i corsi di aggiornamento dovremmo farli anche per chi ci amministra, magari iniziano a fare quelche scelta migliore rispetto a quelle che da 50 anni ci hanno fatto arrivare fino a qua!
Scusate lo sfogo
Un saluto
Riccardo Frontini
www.drfrontini.it
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